DIETRO LA TELA

modelle che hanno fatto grandi i pittori

con Marta Annoni e Gianni Coluzzi

scritto e diretto da Gianni Coluzzi

Durata 60 minuti

 

ESIGENZE TECNICHE

misure palco min. 6 x 4 (L x P)

attacco elettrico min 15 KW 380V 32A 

dimmer DMX e consolle min 12 canali

dotazione luci minima 12 PC con bandiere

audio  Mixer + 2 casse amplificate

montaggio 4 h  smontaggio 2 h

INFO

339.836.25.40 -  380.651.98.87

info@birabiro.it

giannicoluzzi@birabiro.it


NOTE DI DRAMMATURGIA E REGIA

L’idea alla base di questo lavoro è dar luce a un punto di vista solitamente ignorato. E’ vero che oggi la donna sta finalmente conquistando una dignità crescente dopo secoli di sottomissione culturale e fisica. Tutti riconosciamo che anche qui in occidente, in Paesi dove la civiltà ha raggiunto altissimi standard, il passato non è stato magnanimo verso il cosiddetto sesso debole. Lo sappiamo. Eppure continuiamo ad ereditare dal passato modelli culturali omocentrici senza valutarli e rielaborarli opportunamente. Continuiamo a studiare una storia fatta solo da grandi uomini senza riconoscere il valore delle donne che erano al loro fianco o dietro di loro e che hanno contribuito a scrivere quella storia.
La pittura è solo una metafora di questo meccanismo irriconoscente: lodiamo i grandi pittori, le bellezze femminili che loro hanno reso eterne sulle proprie tele, ma è sempre solo il  grande nome dell’artista a risuonare, a rimanere.
Così facendo, ereditando e subendo questo meccanismo, non facciamo altro che continuare a riconoscere la supremazia maschile senza dare la giusta dignità al ruolo femminile: come dire, sì la donna oggi è arrivata ad assumere ruoli belli, utili e importanti, ma non è che in futuro si ricorderà solo i nomi dei grandi uomini?!
Il testo e la messa in scena hanno l’intento di invitare ad una riflessione personale.
Le cinque donne realmente esistite, scelte e prese in esame (Anna Bianchini modella del Caravaggio, Marietta figlia di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, Lise Trehot, Carolina Zucchi, Wally Neuzil, rispettivamente amanti di Renoir, Hayez e Schiele) sono raccontate attraverso le loro alte e nobili aspettative, ma anche semplici e terrene, insomma senza giudizio. Ma in tutti i casi il pittore viene colto nel suo aspetto egocentrico, cinico se non addirittura disumano.
Lo spettacolo non restituisce una risposta univoca, conclusiva, e anche il messaggio generale di speranza passa attraverso un finale inatteso…

SINOSSI DELLO SPETTACOLO

Un giovane pittore cerca disperatamente l’ispirazione, la via d’uscita dalla crisi creativa in cui è sprofondato: tra tante modelle ritratte non riesce a tener viva sulla tela neanche una piccola parte della loro bellezza. Quindi la domanda che avrebbe dovuto porsi subito: come hanno fatto i suoi Maestri, i Grandi Pittori prima di lui?
Ed ecco che lo studio della storia di grandi artisti come Caravaggio, Raffaello, Renoir, Hayez e Schiele, gli rivela una possibilità.
Scopre cinque donne con cinque motivi per cambiare la propria vita che a un certo punto incontrano il Grande Pittore e trovano in lui la possibilità di riscatto, la realizzazione dei propri sogni. Nascono cinque relazioni e cinque punti di conflitto ma il Grande Pittore vince sempre, sminuisce per elevarsi, ruba la bellezza per farla tutta propria, nella propria creazione pittorica. Poi svanisce dalla loro vita, è già oltre, non ha più bisogno di loro, già si concede ai fasti della sua glorificazione mondiale, mentre alle cinque donne non rimane che guardarsi ritratte in quei quadri, che paiono tanto più grandi di loro.
Ecco il modello da seguire! Ecco la soluzione che permetterà al giovane pittore di realizzarsi e trovare affermazione! Ma i fantasmi delle cinque donne vengono a tormentare il giovane, attraverso cinque monologhi, ricordi, sogni avverati o sfumati, racconti di ciò che è stato e ciò che avrebbe potuto essere…